Trekking in Sardegna: i percorsi più belli e selvaggi per scoprire l'isola

Una guida ai percorsi di trekking più belli della Sardegna

Con le sue Falesie a picco sul mare, i suoi canyon, le mille grotte, le cascate, le montagne e i deserti, la Sardegna offre tantissimo da scoprire per gli amanti del trekking e delle escursioni. Proprio così: la Sardegna non è solamente il posto perfetto per una vacanza rilassante al mare; quest’isola offre infatti tantissimo agli avventurieri e gli sportivi. Va notato, che alcuni itinerari escursionistici sono riservati a trekker esperti e richiedono un’attenta valutazione di capacità e condizione fisica, verifica del meteo, attrezzatura adeguata e possibilità di comunicazioni.

Ma guardiamo ora insieme quali sono i posti da non perdere assolutamente.

Trekking in Sardegna: itinerari consigliati e mozzafiato

Prenotare un traghetto per la Sardegna, attraversare il mare azzurro del Tirreno, scoprire il turchese delle acque cristalline che bagnano i litorali isolani e immergersi nel verde del suo entroterra.

Non è follia, ma piuttosto scegliere un’altra delle tante possibilità offerte dal magico mondo di Ichnusa. Una camminata nella natura più incontaminata tra boschi secolari, percorrendo antichi sentieri e avvistando schivi animali selvatici sa regalare sensazioni indescrivibili.

Il trekking libera l’anima, trasmette un piacere selvaggio che è caratteristica intrinseca del territorio sardo. L’isola è infatti costellata di imperdibili itinerari, lunghi e impegnativi oppure più brevi e adatti ai principianti. Dalle rilassanti passeggiate della Gallura alle più impegnative rocce del Nord-Ovest, fino alle imperdibili escursioni nel Supramonte e nel Golfo di Orosei… in Sardegna c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Percorso 1: trekking sul Monte Limbara

La Gallura, ricca di boschi, ruscelli e vallate, sa regalare escursioni ricche di fascino. La fascia litoranea di Santa Teresa era anticamente ammantata da foreste di Pinus Corsica. Una facile passeggiata di 12 chilometri, senza troppo dislivello, conduce sino a Saltàra accompagnati dall’odore del mare. Un percorso un po’ più impegnativo permette invece di salire sul Limbara e incunearsi tra le sue valli costeggiando il Lago Coghinas.

È un itinerario di 23 chilometri, con partenza e arrivo a Vallicciola, che consente di apprezzare le gigantesche sequoie, l’ampia lecceta del Monte S’Ampulla e il fitto sottobosco di lentisco, erica e cisto.

Nella pace totale del parco gallurese è anche possibile percorrere i vecchi sentieri che portano all'oasi di ripopolamento di mufloni e daini oppure apprezzare l’Arboreto Mediterraneo, con piante rare e a rischio estinzione.

Percorso 2: Selvaggio Blu

Il trekking che ti proponiamo ora non è per tutti, ma solamente per i più esperti o comunque da fare in compagnia di una guida esperta. Si tratta del trekking Selvaggio Blu, considerato da molti il trekking italiano più difficile per lunghezza, isolamento e difficoltà tecniche, sebbene sia davvero unico per quanto riguarda bellezza e caratteristiche. Sono 5 giorni di cammino, arrampicate e calate in corda, percorrendo un tratto della costa sarda più selvaggia. È una traversata senza punti d’appoggio, per cui è davvero importante portare con sé quantità di cibo e acqua necessari per i cinque giorni cammino che prevedono momenti di salita leggera e altri di calata in corda doppia. I dislivelli non sono eccessivi, ma l’asperità del terreno e le difficoltà d’orientamento fanno si che le tappe non siano mai brevi.

Se ti abbiamo incuriosito e vuoi scoprire di più su questo percorso di trekking, chiamato anche Profondo Blu, ti rimandiamo alla risorsa dedicata in cui troverai informazioni e consigli utili per affrontarlo al meglio.

Percorso 3: trekking in Supramonte e Gorropu

La zona sarda più affascinante, selvaggia ed estraniante è però il Supramonte, dove natura e cultura creano un connubio ineguagliabile. Punta La Marmora è il tetto dell’isola: con una camminata di 5 ore si raggiunge il vecchio rifugio in mezzo a tanti endemismi botanici. Con un’escursione di 4 ore si arriva al villaggio nuragico di Tiscali e alla fonte sacra di Sa Sedda ‘e sos Carros.

Il versante orientale offre uno dei trekking più difficili d’Italia. In una settimana si possono percorrere 50 km di costa lungo scogliere a picco sul mare coperte da una vegetazione fittissima e costellate di anfratti ingentiliti dagli alberi. Superando ovili ancora oggi utilizzati, nelle strade costruite dai carbonai spuntano fiordi e calette da sogno come Mariolu e Goloritzé.

Nel comune di Baunei ecco Su Disterru, la voragine del Golgo profonda 240 metri. Infine, assolutamente imperdibile è il percorso che conduce alla Gola di Gorropu. Il canyon più profondo d'Europa, situato tra il Sopramonte di Orgosolo e quello di Urzulei, ha pareti alte fino a 450 metri ed è raggiungibile con 7 km di camminata partendo dal passo Ghenna Silana. La gola svela straordinarie sculture naturali levigate nei secoli dall’acqua del rio Flumineddu, con presenza di fossili di pesci e alghe. Tra grotte, laghetti e doline carsiche, qui vive anche la caratteristica aquilegia, un’esclusiva del canyon, l’ennesima attrattiva di una terra, la Sardegna, entusiasmante moltiplicatore di sorprese ed emozioni.

Percorso 4: un sentiero fino a Cala Luna

Restando nel comune di Baunei, troviamo una delle spiagge più belle di tutta l’isola sarda. La spiaggia di Cala Luna si trova poco prima della spiaggia di Cala Mariolu, e come le altre spiagge del Golfo di Orosei possono essere raggiunte via mare. Tuttavia, se sei alla ricerca di una vera e propria esperienza a contatto con la natura selvaggia, ti consigliamo di intraprendere il trekking che inizia da Cala Fuili per arrivare a Cala Luna. Arrivare alla spiaggia di Cala Luna a piedi, non è affatto una passeggiata e bisogna intraprendere un percorso di trekking scenografico di circa 7 km per un totale di circa 2 ore di cammino.

Percorso 5: i sentieri della Nurra e Montiferru

Altre affascinanti passeggiate caratterizzano il versante nordoccidentale isolano. Un trekking di 6 ore conduce da Porto Ferro all’Argentiera, in una zona ricca di dirupi a picco sul mare, ma profumata dalla macchia mediterranea. È la cosiddetta ‘Nurra di fuori’, percorsa da sentieri tracciati dalle capre e habitat naturale del grifone. Un’escursione semplice ma comunque interessante si pratica invece nel territorio tra Villanova Monteleone e Rocca Doria. Un’antica residenza di caccia dei reali introduce in un bosco di querce da sughero, dove sono presenti asini allo stato brado, cinghiali, pernici e avvoltoi.

Il trekking ad alta quota è quello che interessa il Montiferru. Lungo il tragitto è possibile imbattersi in mufloni e ammirare i voli di corvi imperiali e aquile, ma anche raccogliere corbezzoli e castagne. I 1000 metri d’altitudine rendono il luogo ideale per una rigenerante passeggiata estiva di quasi 4 ore.

Percorso 6: alla scoperta del Sulcis Iglesiente

Con questo trekking ti vogliamo invece portare a respirare i profumi inebrianti della ​macchia mediterranea riscoprendo, a piedi, i paesaggi e la storia del​ Sulcis Iglesiente​.

In quest’area situata a sud-ovest ​della ​Sardegna troviamo un’​infinità di percorsi perfetti per chi ama i minerali, la natura e la storia: la terra del Sulcis, infatti, è piena di roccia che per secoli è stata scavata dai minatori. In questo percorso che ti proponiamo si percorrono circa 9 km sul territorio tra le città di G​onnesa​ e di ​Iglesias; un sentiero che ti farà persino camminare nel​ “cuore della roccia”​ visitando una delle più belle opere create da madre natura. Si tratta della ​Grotta di Santa Barbara​, una ​cavità​ di circa ​25 metri​ ricoperta di​ stalattiti​ e stalagmiti ​scoperta nel 1952 durante lo scavo per la costruzione di una galleria.

Lungo percorso trekking, avrai la possibilità di attraversare alcuni paesi minerari, come il villaggio di Bindua​ e​ San Giovanni Miniera​, il villaggio Normann​, il ​Pozzo Boccarini ​e la ​vecchia Laveria​!

Percorso 7: trekking con la famiglia a Santa Maria Navarrese

Una passeggiata per tutta la famiglia, ma comunque in grado di regalare un panorama mozzafiato, è un percorso che parte da Santa Maria Navarrese. Questo percorso è ben segnalato e facile: si parte proprio dal paesino per arrivare a Pedra Longa. Lungo il tragitto si trova anche un’area picnic (Ardalafè) e diverse discese verso il mare tramite un sentiero in quota caratterizzato da cisto, corbezzoli e ginepri. Poco prima di arrivare a Pedra Longa troverai una piccola area a strapiombo sul mare dove potrai fare bellissime foto.

Percorso 8: trekking sull’Altopiano del Golgo

L’ultimo trekking che ti proponiamo in questo articolo è una passeggiata che porta ad alcune tra le spiagge più belle della Sardegna. Le bellissime spiagge di Cala Mariolu, Goloritzè, Biriala e Sisine possono essere raggiunte, infatti, via mare o via terra dall'altopiano del Golgo con percorsi di difficoltà variabile. I vari percorsi non sono difficilissimi, ma percorribili da chiunque abbia una buona esperienza di trekking. L'altopiano del Golgo è una distesa basaltica di alcuni ettari circondata dal calcare; è caratterizzata dalla presenza di numerosi monumenti naturalistici e retaggi archeologici, nonché dalla presenza di suggestivi scorci e panorami del mare tra il Golfo di Orosei e quello di Arbatax. Ad ovest è possibile ammirare le vette del Gennargentu e del Supramonte montano. In particolare, durante la camminata che porta a Cala Mariolu, si può fare una deviazione e visitare la voragine di "Su Sterru" o il Nuraghe Orgoduri.

Consigli per fare trekking

Ecco a te alcuni consigli se dovessi decidere di intraprendere un trekking in Sardegna.

  1. Scegliere un percorso adeguato: prima di partire, è importante programmare e organizzare il trekking in base alle proprie capacità fisiche e l’esperienza avuta.
  2. Partire con un esperto: nel caso si volessero intraprendere escursioni più difficili, consigliamo di partire con una guida esperta.
  3. Vestirsi con abbigliamento tecnico
  4. Utilizzare scarpe adatte al tipo di percorso
  5. Portare sempre uno zaino con l’indispensabile: e, ovviamente, lasciare a casa il superfluo.
  6. Mangiare e bere regolarmente
  7. Partire nel periodo giusto dell’anno: maggio e settembre sono i periodi dell’anno più indicati per intraprendere un trekking in Sardegna; non è troppo caldo né troppo freddo.

E allora, sei pronto? Che ne dici di partire per fare un’esperienza indimenticabile di trekking nella bellissima isola del mar Tirreno? Scopri su Moby quali sono le rotte per raggiungere la Sardegna e rilassati sui nostri traghetti prima dell’avventura!

Escursioni da non perdere in Sardegna

Il territorio sardo non è fatto solo di mare e spiagge ma anche da montagne ed entroterra ancora incontaminati. Tra i percorsi da non perdere c'è sicuramente il Golfo di Orosei, con improvvise scogliere a picco sul mare, la Gola di Gorropu con il canyon più profondo d'Europa e infine la tranquillità del parco del Limbara.

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