Arcipelago di La Maddalena:
la natura selvaggia che ammaliò Garibaldi

Nel tuo viaggio in Sardegna una gita all'Isola di La Maddalena non può mancare.

Tanti isolotti per un Parco Nazionale

Oltre il fascino della Gallura, immersa nell’azzurro mar Tirreno, un’altra perla paesaggistica caratterizza l’estremità nordorientale sarda.
È l’Arcipelago di La Maddalena, che oltre all’isola omonima conta altre 6 emergenze importanti, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria, circondate da un discreto numero di rocce granitiche.

Per la tutela di un simile patrimonio ambientale è stato recentemente istituito il Parco Nazionale, che a seconda dell’area costiera interessata prevede più o meno limitazioni delle attività balneari e nautiche.

Il porto di La Maddalena Il porto di La Maddalena

Frequentata da personaggi storici

Queste isole, oggi collegate a Palau da un discreto numero di corse giornaliere, furono frequentate già dal Neolitico.
Nel Medioevo arrivarono eremiti, pastori e pescatori.
Dopo l’annessione al Regno di Sardegna venne respinto un attacco francese con alla testa Napoleone, sconfitto definitivamente dall’ammiraglio Nelson, cui fu invece concesso l’arcipelago come base. Nell’Ottocento Caprera venne scelta come dimora da Garibaldi, conquistato dalla natura e dalla giovialità della popolazione.
Nel XIX secolo La Maddalena divenne piazzaforte marittima e solo di recente si è provveduto alla dismissione di arsenale e base Usa.

Spiagge, sculture naturali e relitti

La declinazione cromatica delle sue acque rende l’arcipelago particolarmente affascinante.
L’isola più grande è percorsa da una strada panoramica che corre parallela alla costa, semplificando l’arrivo nelle spiagge più belle, come Cala Punta Tegge e la spiaggia della Bassa Trinità.

Nell’altro capo sorprende Monte d’Arena, mentre sull’isola Giardinelli, collegata da una lingua di terra, spicca la roccia a forma di testa di polpo. A Caprera raggiungere calette e arenili è più complesso. Nella penisola di Punta Rossa spicca la Spiaggia del relitto, dove giace lo scheletro di un’antica imbarcazione. La spiaggia dei due mari ha arenili contrapposti, a Cala Coticcio, detta Tahiti, vige il divieto di pesca per l’abbondanza di fauna marina.

Habitat perfetto per le specie rare

Lo scenario spettacolare prosegue nelle isole minori. Spargi ha tante piante tipiche della macchia mediterranea e nell’adiacente isolotto di Spargiotto nidificano rare specie di uccelli marini.
A Budelli, nota per la Spiaggia Rosa, vive la tartaruga sarda. Bassi fondali con acque trasparenti la separano da Santa Maria, che ospita la splendida spiaggia omonima e un piccolo lago d’acqua salmastra.
Il Passo degli Asinelli, largo 30 metri e profondo 1, collega quest’ultima a Razzoli, con alte scogliere sul mare: l’unico arenile è a Cala Lunga. Infine a Santo Stefano spicca Forte San Giorgio, da cui si gode un panorama mozzafiato.

Il Compendio garibaldino

L’arcipelago offre diversi siti interessanti anche dal punto di vista museale. Il più noto è il Compendio garibaldino di Caprera, dove l’eroe è seppellito.
La ‘Casa bianca’ ha arredamento originale e ospita diversi cimeli appartenuti al Generale.
Ancora a Caprera il Centro di educazione ambientale ospita il Museo geomineralogico naturalistico, il Museo del mare e il Centro di ricerca delfini.
A La Maddalena il Museo Diocesano è composto da ex voto offerti dai fedeli, tra i quali il servizio d’Altare donato dall’ammiraglio Nelson. Il museo archeologico navale Lamboglia accoglie invece i resti del relitto romano recuperato a Spargi.

Caprera Compendio Garibaldino Caprera Compendio Garibaldino

Feste, sport e cucina

Le principali festività si celebrano in estate. Il 24 giugno si accendono falò e si balla in piazza in onore di San Giovanni. Il 22 luglio si celebra la patrona con una processione in mare e fuochi d’artificio.
Il 2 giugno invece viene ricordata la morte di Garibaldi con un lungo pellegrinaggio verso la tomba dell’eroe.
Il forte vento che soffia spesso sull’arcipelago permette di divertirsi con gli sport acquatici.
A Caprera è attivo un centro velico, lo splendido ambiente marino è perfetto per il diving.
Le isole si prestano bene anche ad attività di trekking e mountain-bike, mentre le pareti di granito sono ottime per il free climbing. Chi allo sport preferisce la tavola può godere di una cucina caratterizzata da gusti di mare.
I primi più caratteristici sono lo ‘zimminu’, zuppa di pesce, e gli ‘spaghetti cui zini’, ovvero coi ricci.
Tra i secondi spiccano la frittura di orticate e il polpo a dadini, condito con salsa piccante.

Arcipelago di La Maddalena

Un paradiso naturale nel nord della Sardegna. Scopri lo spettacolo della Spiaggia Rosa di Budelli, il compendio Garibaldino di Caprera e immergiti a Cala Coticcio chiamata anche Tahiti.

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